L’investimento passivo ha completamente rivoluzionato il mondo degli investimenti, offrendo un’alternativa semplice, economica ed efficiente per molti investitori individuali. Grazie alla sua capacità di ridurre drasticamente i costi di gestione e di offrire rendimenti in linea con il mercato, questa strategia è diventata incredibilmente popolare. Oggi i fondi passivi rappresentano negli Stati Uniti oltre il 57% degli asset nei fondi azionari, per un totale che supera i 13 trilioni di dollari.
Nonostante il successo, alcuni esperti finanziari hanno sollevato preoccupazioni sui potenziali rischi legati alla diffusione dell’investimento passivo, indicando che potrebbe avere effetti negativi sul funzionamento dei mercati. Tra i critici più noti ci sono figure come Chamath Palihapitiya e Michael Green, che hanno sottolineato tre principali problematiche: distorsione dei prezzi, instabilità del mercato e problemi di governance aziendale.
Distorsione dei prezzi
Uno dei problemi più discussi è la potenziale distorsione dei prezzi causata dai fondi passivi. Questi strumenti acquistano azioni basandosi sulla loro presenza e peso negli indici, senza considerare i fondamentali delle aziende. Questo meccanismo potrebbe alimentare un effetto a catena positivo:
- I fondi comprano azioni di grandi aziende.
- Il prezzo delle azioni aumenta.
- Gli aumenti attirano nuovi investitori nei fondi passivi.
- Il ciclo si ripete, ingrandendo ulteriormente le aziende più grandi.
Secondo i critici, questo fenomeno potrebbe portare a una sopravvalutazione dei titoli con maggiore peso negli indici, come i cosiddetti Magnificent 7 (le sette grandi aziende tecnologiche che dominano i mercati). Tuttavia, i dati attuali non supportano completamente questa ipotesi. Analisi recenti indicano che i titoli con maggiore proprietà passiva non sono necessariamente sopravvalutati rispetto a quelli meno rappresentati.
La vera questione potrebbe risiedere nella liquidità del mercato: finché ci sarà abbastanza liquidità per determinare i prezzi, l’impatto dell’investimento passivo sarà limitato. Questo suggerisce che la distorsione dei prezzi, pur essendo una possibilità concreta, non rappresenta ancora una minaccia significativa.
Instabilità del mercato
Un altro rischio frequentemente associato all’investimento passivo è la sua potenziale capacità di amplificare la volatilità. Poiché i fondi passivi acquistano o vendono azioni in base ai flussi di capitale, e non ai fondamentali delle aziende, potrebbero accentuare i movimenti di mercato durante fasi di forte volatilità.
Ad esempio, se molti investitori decidessero di uscire da fondi passivi durante una crisi, si potrebbe generare un ciclo negativo di vendite, causando un rapido crollo dei prezzi. Questo è stato il timore espresso da Michael Burry, famoso per aver previsto la crisi del 2008, che ha paragonato i fondi passivi ai CDO subprime, definendo il mercato come un teatro affollato con una sola uscita.
Tuttavia, i dati reali raccontano una storia diversa. Durante la crisi COVID-19 del 2020, uno dei periodi più turbolenti nella storia recente, solo il 10% degli asset di Vanguard è stato movimentato, rispetto all’8% del 2019. Inoltre, solo il 15% degli investitori ha apportato cambiamenti significativi ai propri portafogli. Questo dimostra che la maggior parte degli investitori passivi tende a mantenere i propri investimenti stabili, anche in momenti di crisi.
Pur essendo vero che l’aumento della proprietà passiva potrebbe rendere i mercati meno efficienti, i dati suggeriscono che il rischio di instabilità sistemica è spesso esagerato.
Problemi di governance aziendale
La crescente concentrazione della proprietà azionaria tra i principali gestori di fondi passivi, come BlackRock, Vanguard e State Street, ha sollevato preoccupazioni sulla governance aziendale. Questi giganti gestiscono un’enorme quantità di voti nelle assemblee degli azionisti, dando loro un potere sproporzionato nel determinare la direzione strategica delle aziende.
Questo potere potrebbe essere utilizzato per promuovere agende specifiche, come iniziative legate alla sostenibilità o all’inclusione, senza riflettere necessariamente le priorità degli investitori individuali. Tuttavia, ci sono segnali positivi. Ad esempio, Vanguard ha recentemente introdotto un programma di voto diretto, permettendo agli investitori di partecipare alle decisioni di governance. Nel 2024, oltre 40.000 investitori hanno utilizzato questo sistema, indicando una maggiore volontà di coinvolgimento.
Conclusioni
Nonostante i rischi evidenziati, l’investimento passivo rimane una strategia potente ed efficace per la maggior parte degli investitori. I problemi legati alla distorsione dei prezzi e alla volatilità sembrano ancora lontani dall’avere un impatto significativo, mentre le questioni di governance stanno iniziando a trovare soluzioni concrete.
L’investimento passivo ha reso i mercati finanziari più accessibili e democratici, ma è fondamentale monitorare attentamente le sue implicazioni a lungo termine. Per ora, i vantaggi superano di gran lunga i rischi, ma il dibattito rimane aperto.